STEFANO CHUKA OKAKA

Attaccante
Nato a Castiglione del Lago (Pg), il 9 agosto 1989
Esordio in prima squadra: 29 settembre 2005, Aris Salonicco-Roma 0-0
Esordio in serie A: 18 dicembre 2005, Sampdoria-Roma 1-1

2002-03 CITTADELLA C1 0 0 0 0
2003-04 CITTADELLA C1 0 0 0 0
39 2004-05 ROMA A 0 0 0 0
35 2005-06 ROMA A 8 0 9 1
35 2006-07 ROMA A 6 1 5 0
89 2007-08 MODENA B 33 7
89 2008-09 ROMA A 9 0 3 0
20 Feb.2009 BRESCIA B
(legenda)

Sembrava destinato al Milan Stefano Okaka, dove rischiava di incrociare il figlio del giocatore a cui viene accostato con sempre maggiore frequenza, l’indimenticato George Weah. La destinazione naturale per un ragazzo che giocava nel Cittadella Padova, vista la frequenza con cui gli osservatori rossoneri andavano a scritturare calciatori nel capoluogo patavino, ma Bruno Conti è stato bravo ad inserirsi. Decisiva, per assicurarsi il ragazzo, appetito anche dall’Aston Villa, la mossa di offrire un lavoro all’interno del Centro Tecnico di Trigoria, ai genitori, Austin e Doris. E la Roma si è ritrovata tra le mani un centravanti alto, robusto, veloce e con enormi margini di miglioramento. Uno di quei giocatori che nei campionati giovanili vengono accompagnati da pesanti ironie sull’attendibilità dei certificati di nascita emessi dalle anagrafi africane ma queste illazioni, che non hanno risparmiato neppure campioni come Abedì Pelè o George Weah, non attecchiscono contro il talento giallorosso: il viaggio dei genitori, dalla Nigeria all’Italia, è storia di venticinque anni fa, ed accanto alla data di nascita, nove agosto 1989, c’è il timbro di Castiglione del Lago.

Cresciuto nel Centro Italia Parma – e c’è da chiedersi come abbia fatto la società ducale, nota per aver permesso che Roberto Carlos andasse all’Inter nonostante la Parmalat controllasse il Palmeiras, a lasciarselo scappare – nel 2002 Okaka passa alle giovanili del Cittadella. Si trasferisce in Veneto anche Stefania, la sorella gemella, una giovane speranza del volley nazionale, tesserata dal Vicenza. Fisico e talento permettono a Stefano di bruciare le tappe: nella scorsa stagione, dopo dieci gol con i giovanissimi, passa con due anni di anticipo negli allievi nazionali della squadra veneta, e la Roma, che ha sempre portato avanti la politica di far giocare sotto età i talenti più interessanti, lo manda subito in ritiro con la primavera. Nel Torneo di Osimo fa il suo debutto agli ordini di Alberto De Rossi, quindici anni compiuti da dieci giorni, poi va a conoscere il gruppo degli allievi nazionali, ed è il più giovane anche lì. Ma la cosa non gli crea troppi problemi: undici gol in undici partite, che convincono la società a liberare tre centravanti più esperti di lui, Paresce, Leoni, Burchielli, inserendolo in pianta stabile nella rosa della primavera: il debutto ufficiale arriva il primo dicembre, sostituendo Luigi Stillo sul campo della Juventus, in Coppa Italia. Il resto è storia recente: De Rossi se lo porta al Viareggio, un gran colpo di testa con cui infila la porta del Bayern Monaco, lo fa diventare il più giovane marcatore nella storia della rassegna versiliana, torna con gli allievi e vince l’Arco di Trento. Da protagonista, con gol decisivo nella finale, titolo di capocannoniere e tanti saluti al Milan. (Francesco Oddi - 17 febbraio '05)

Foto (campionatoprimavera.com)

Fase finale 2004-05 (campionatoprimavera.com)